Magento for Dummies: 8 Consigli per evitare di commettere errori

Con questo post inauguro una nuova rubrica dedicata a chi entra nel mondo di Magento per la prima volta. Troppo spesso infatti capitano sulla community ufficiale o direttamente nella mia casella di posta persone che non conoscendo molto la piattaforma, hanno cominciato senza un’adeguata informazione e per questo si sono trovati successivamente in piccoli o grossi guai.

Oggi vedremo gli aspetti da conoscere perfettamente prima di procedere con il proprio ecommerce Magento.

1. Scelta dell’hosting

La scelta dell’hosting è fondamentale per un cms della portata di Magento. Un negozio ecommerce che si rispetti infatti deve avere dei tempi di caricamento molto ragionevoli. Un sito che carica lentamente può infatti perdere potenziali clienti spazientiti dai tempi più o meno lunghi. L’hosting è una scelta un pò delicata in quanto ognuno ha esperienze diverse e quindi avere un giudizio unanime è molto difficile.

Per magento la scelta dovrebbe essere orientata a hosting pensati appositamente per questa piattaforma, sopratutto a quelli in grado di dimostrare tramite un sito di prova o a dei feedback dei propri clienti l’effettiva velocità del server (e in particolare della sua configurazione).

L’hosting che io consiglio è un hosting dedicato e ottimizzato per Magento. Nel caso vi interessasse una soluzione ad hoc a prezzi accessibili potete contattarmi.

2. Realizzazione per conto di un cliente

Se dovete realizzare un ecommerce per un vostro cliente aspettate prima di fare un preventivo! Prima di tutto ragionate con il cliente su tutti gli aspetti e le caratteristiche dello store e verificate la fattibilità del progetto in tutte le sue parti. L’integrazione di una funzionalità particolare può sembrare magari una fesseria ma se non siete dei developer esperti, rischierete di trovarvi nella situazione di dover pagare a programmatori esterni cifre che vanno al di là del compenso totale.

Quindi il buon senso prima di tutto!. Non fate promesse che poi alla fine non potete mantenere. Eventualmente, potete chiedere consulenza a un programmatore (esperto di Magento) prima di stilare il preventivo finale.

3. Grafica : acquistare un tema / templates per Magento

L’aspetto grafico nei siti ecommerce è spesso trascurato, pensando che sia un “parametro secondario” per avere successo nello shopping online. In realtà l’aspetto grafico di un ecommerce è potente quasi quanto il brand stesso. Pensate solamente a grandi store come eprice o direttamente ebay. In tutti questi anni, il cambiamento grafico è stato minimo proprio perchè non si può rischiare che l’utente fidelizzato (spesso poco capace con il computer) si disorienti e quindi che non riesca più a utilizzare pienamente il sito.

Magento ormai è sul web da diversi anni e tantissimi temi sono stati realizzati per questa piattaforma. Il vero problema, come ho già scritto più volte, è che la maggior parte sono di pessima fattura o concettualmente errati! Come ho già detto in questo articolo, di errori se ne fanno parecchi ma non si può tollerare assolutamente che un template venga sviluppato nella cartella “base. E’ un errore troppo banale, poichè tutti i documenti ufficiali e qualsiasi guida online avvertono dell’importanza di quella cartella e su come strutturare correttamente un tema. Per questo, come ho spiegato nell’articolo sull’acquisto dei template, bisogna controllare il tema a fondo prima dell’acquisto.

Consiglio inoltre di lasciar perdere assolutamente marketplace generici che raccolgono temi di tutte le piattaforme e concentrarvi piuttosto su quelli specifici per magento. Ho notato almeno due grossi e famosi marketplace con dei temi per magento “convertiti” da Virtuemart e, come se non bastasse, con le cartelle posizionate in base. Assolutamente da evitare!!

4. Grafica : realizzare e/o modificare un tema per Magento

Chi invece preferisce cimentarsi nella realizzazione di un tema personalizzato per Magento oppure modificarne uno pre-esistente dovrebbe prima di tutto imparare le basi con cui questi funzionano e si articolano. Come per ogni CMS, anche con Magento ci vuole un pò di tempo per l’apprendimento della parte di sviluppo e il più delle volte si commette l’errore di ragionare come se si trattasse di una piattaforma stile Joomla o simile. Magento è parecchio differente ma sopratutto più chiaro e ordinato e va preso in un’ottica differente.

Per chi volesse approfondire questo aspetto e imparare a modificare o creare un tema per Magento, può leggere il piccolo doc ufficiale dedicato al design, oppure acquistare l’ebook scritto dal sottoscritto che tratta in maniera completa tutta la parte di design di Magento.

 

5. Funzionalità e moduli aggiuntivi

Sistemi complessi richiedono conoscenze approfondite e grandi abilità. E’ sempre stato così e ovviamente vale anche con Magento. Essendo una piattaforma molto grande e complessa capita che gli sviluppatori non seguano le linee guida dettate da Magento e anzi ricorrano a stratagemmi più o meno forzati lato codice.

Installare tanti moduli in piattaforme come WordPress non causa grossi problemi ma se analizziamo invece delle piattaforme come Magento il discorso cambia. I moduli aggiuntivi possono funzionare correttamente e seguire certe logiche oppure possono avere come detto delle forzature. Quando queste “forzature” incontrano altri moduli (siano questi ultimi corretti o meno), possono saltar fuori diversi problemi o far andare direttamente in crash la piattaforma. E’ dunque opportuno installare solamente i moduli che servono davvero evitando di cadere nel classico (ed errato) ragionamento che “più cose ci sono meglio è“.

6. Installazione delle traduzioni e dei temi

Altro errore non grave ma che spesso domandano frequentemente è come installare traduzioni e temi.

La cartella di traduzione (es. it_IT) va inserita all’interno del percorso app/local/ e successivamente da backend si imposta la localizzazione. Per il frontend la si imposta in System / Configuration / General / Tab Locale Options e si imposta su Italiano la voce Locale. Per il backend, basta scegliere Italiano dalla select che si trova in basso a sinistra nel footer.

Per i temi di Magento invece i percorsi esatti sono app/design/frontend/ e skin/frontend purchè come detto non siano nel design package “base”. Per impostare il tema in un determinato store si deve andare su System -> design e aggiungere un nuovo design e non come erroneamente riportato su molte guide che indicano system / configuration / design. Quella scheda serve per impostare delle eccezioni particolari.

7. La cache e l’indice

Altro piccolo errore commesso da tanti utenti è quello di fare le modifiche al design senza prima disabilitare la cache interna di magento (system / cache management). Non disabilitandola infatti, certe modifiche al template, layout o alla skin non vengono aggiornate facendo spazientire non poco l’utente alle prese con questi cambiamenti.

Stesso discorso vale per l’indice. Se non si fa una nuova indicizzazione (system / index management) nuove categorie e prodotti possono non essere visualizzate, sopratutto se si è in presenza di più webstore.

 

8. Gestione del catalogo e degli attributi

Altro errore spesso commesso dai neofiti è quello di riempire il catalogo prima di organizzare categorie e attributi. E’ fondamentale che pensiate prima a come organizzare catalogo e attributi e solo dopo inserirli nel backend. Gli attributi e i set di attributi in particolare vanno pensati e impostati prima della creazione dei prodotti, altrimenti in seguito l’operazione diventa troppo complessa e dispendiosa.

Riguardo le categorie invece, l’errore concettuale è quello di organizzarle in alto numero ma in pochi livelli. Il risultato finale è un menu con dei sottolivelli a comparsa lunghissimi e poco navigabili. L’utente perciò dovrebbe organizzare il catalogo defindendo più livelli e poche categorie principali. Per dividere e filtrare il prodotto infatti si possono utilizzare gli attributi grazie al “Layered Navigation” o “Shop By”.

Un altro errore molto comune del catalogo è quello di impostare le categorie direttamente senza inserirle dentro una root category come descritto in questo articolo.

 

E voi? Avete altri errori iniziali da segnalare che magari avete commesso in passato?